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“Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell’uomo più passione che ragione perche' fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso. Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe. Se solo fossero piu' fatui, allegri e dissennati godrebbero felici di un’eterna giovinezza. La vita umana non e' altro che un gioco della Follia. Il cuore ha sempre ragione". Erasmo da Rotterdam - Elogio della follia
Gli inkiosti sono solo disegni, segni neri che non definiscono una figura. Sono, per costruzione, discontinuità e caos. Chi li osserva non può spiegarli usando nessuna immagine o esperienza presente nella propria memoria. Questo, se l’osservatore lo percepisce, può liberarlo dal giogo della realtà per qualche istante. La mente, infatti, viene liberata dall'irrinunciabile necessità di "giudizio" che sempre accompagna ogni osservazione. Gli inkiostri, non essendo né bene né male, in quell’attimo lasciano all’osservatore il piacere di trovare liberamente nuovi significati, miraggi, sogni. Se qualcosa non si puo’ confrontare con qualcos'altro, non si puo’ sapere se la novità sia un bene o male. La mente in genere teme il nuovo e molto spesso si rifuga timorosa in ciò che già conosce. Inkiostri è per le menti aperte che si avventurano nell'osservazione. Attento però, osservando gli inkiostri ti troverai ad osservare la tua mente. In natura non ci sono linee dritte o angoli retti. Tutto è curvo, fluido, rotto, frastagliato, irregolare. Nulla e' mai realmente dritto. Solo l'essere umano pretende di realizzare linee rette. La natura, a ben vedere, è composta solo da interstizi, spazi vuoti: ecco la realtà dietro l'apparenza. Ci si potrebbe chiedere: e' follia questa? Un Inkiostro è la traccia di qualcosa che c'era o ci sara. Un Inkiosto e' la liberta di trovare un universo in una macchia. E' follia? Allora voglio essere Libero e Folle! Ti capita mai di percepire all'improvviso che il mondo che ti circonda e' diventato diverso dal solito? Senti che c'e' qualcosa di strano, come se il tempo fuggisse via da te?. E' solo un attimo, certo, ma che ti lascia frastornato ed incapace di capire. Gli inkiostri sono comunicazione senza l’uso di parole. Gli inkiostri sono una traccia, o meglio un soffio, di qualcosa che c'era o ci sara' dentro di noi (non ora; non c'e' quasi mai "ora"). Capirli e' guardarli. Quello che stai osservando è la tua mente. Ti basta cogliere le suggestioni che rimbalzano nella tua mente. Ognuno di noi vede in modo diverso; perchè ognuno e' diverso da ogni altro, e diverso da se stesso in ogni momento. Per ogni singolo inkiostro si puo' provare attrazione, indifferenza, rifiuto... ed e' qui la chiave: stai osservando la tua mente! E' un attimo di libertà dall'oppressione delle soffocanti regole che, spiace dirlo, tu ti sei dato. E' follia? Allora è follia e liberta'. Ancora di piu'?! E' il filo del nulla a trattenervi? Non si vede!? Vi sfugge?! In fondo, non importa a nessuno: non ai segni, non al filo del nulla e forse neanche a voi stessi già stanchi. Il filo del nulla è questo inchiostro schizzato con apparente negligenza controllata. Sta li, come ombra sospesa. Sta su di voi, sul tempo, sul luogo, nell'azione, dentro e fuori del tempo, indifferente a giudizio e rifiuto, libero da pena e morte. Il filo del nulla è dentro gli inchiostri, in questi intralci di nero su candidi fogli. Se vi lasciate andare forse potrete "guardare" nel tempo che lentamente si consuma. Gli inchiostri sono strappi di libertà sfuggiti al filo del nulla. Il filo del nulla è libertà e prigione insieme, ed insieme uno. Solo diventando "veramente" amici del carceriere si può sperare di sfuggirgli. Partendo da piccoli strappi si può forse mettere insieme la mappa che porta alla comprensione che libera. Perchè non tentare?
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