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L'abbiamo detto. Nessun racconto eguaglierà mai l'esperienza diretta. Con una mappa in mano, però, si viaggerà certamente meglio per gli impervi percorsi della mente umana. E' facile immaginare, in astratto, che l'esperienza del filo del nulla debba essere ubriacante, totale, definitiva. E' facile collegare tutto ciò a chissà quali pratiche esoteriche provenienti da chissà quale conoscenza segreta e lontana. Niente di più sbagliato! Noi crediamo che sia tutto molto più semplice, ma anche più invisibile, di quanto si possa immaginare: il filo del nulla è qui, ora... e fa parte della quotidianità di ognuno di noi. Questo non significa che le esperienze mistiche cercate da ogni parte del mondo e da ogni culto (il buddismo zen, l'islam sufi, il cristianesimo, lo sciamanesimo di ogni animistica regione del globo, ecc) non possano portare ad esperienze assolute. Siamo evidentemente convinti, però, che si tratta di percorsi lunghi e tormentati dove l'enormità del valore cercato conduce, chiaramente, ad allontanare l'uomo dalla sua assurda e convulsa vita quotidiana per arrivare, infine, a liberarlo dal giogo del desiderio e del dolore. Qui non c'è alcuna pretesa di scalfire tali monumentali problemi. Nessuna via assoluta di liberazione. Giochiamo sorridendo con le nostre sensazioni: è meglio così! Tutti coloro che hanno scritto e che scriveranno qui per raccontare la propria esperienza, l'hanno fatto e potranno farlo nella più assoluta liberta di portare qualsiasi teorema, filosofia o dottrina vogliano od anche, più semplicemente, nessuna dottrina o filosofia. Potranno anche suggerire testi già scritti... insomma potranno "essere" e "raccontare", punto e basta. Buona lettura a tutti. |
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Una giornata incontenibile - Elena Tonus Francesco Divona ed il filo del Nulla L'afgano e la rosa - Roland Michaud
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Il Filo del Nulla - Copyright © 2002 |