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UNA
RICERCA Per Maurizio Solvi deve essere andata così. A disegnare, dipingere e riprodurre la realtà ha iniziato presto ma... si è stancato subito, nonostante i suoi evidenti successi. La sua attenzione si è rivolta allora al superamento della fredda rappresentazione del vero: non c'era anima ne emozione nell'imitazione della realtà. Il suo percorso deve essere stato lungo, faticoso, pieno di ripensamenti e frenato dalle inevitabilità della vita. La
sua ricerca del filo del nulla permea tutta la sua arte. Fermo sul tempo
osserva le onde di segno e colore alla
ricerca dell'estremo confine tra figura e astrazione.
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Prendiamo questo esempio. Di seguito abbiamo diviso un quadro a metà. La parte che vediamo è densa di segni astratti e colori densi.
E' difficile attribuirgli un senso, ovviamente, e non ci resta che interrogarci sull'uso dei colori, relazioni tra le masse, ecc...
Ora consideriamo l'immagine globalmente. La presenza di quegli abbozzi di figura umana nella parte superiore e un sospetto di sfondo con cielo e case cambia completamente il modo in cui percepiamo il quadro.
Questo quadro non è certo figurativo e non possiamo dire che sia proprio astratto. Cos'è?
Ecco la ricerca di Maurizio Solvi. Non è il primo a farla e non sarà certo l'ultimo... è un cercatore e tanto basta.
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