Breve
storia del GO
Sono
ormai in molti a definirlo il gioco più bello di tutti i giochi.
Basta appena una mezz'ora per imparare a giocare ma dopo 4.000 anni sono ancora risolte del
tutto molte questioni di strategia, soprattutto
sull'apertura della partita.
Le
origini del gioco si perdono, come molti aspetti della cultura orientale,
nel mito. Sembra che la sua origine sia da far risalire a oltre 2000
anni prima di Cristo in Tibet. Il Go è forse derivato da un abaco
o da un calendario astronomico. La leggenda vuole che Yao, imperatore semi-mitico del XXIII secolo avanti Cristo, inventò il go per istruire il figlio Dan Zhu.
Il gioco giunse in Cina intorno
all'anno 1000 a.c.
Il primo riferimento scritto giunto sino
a noi si colloca verso il 625 a.c. dello stesso periodo è il più
antico tavoliere rinvenuto (in porcellana bianca di 18x18 caselle).
Il Go ha rivestito molta importanza nella società cinese
e molte personalità politico-religiose nel tempo, come Confucio o Mencio, si occuparono di stabilire se, e come, la pratica del gioco fosse deleteria, o utile. Per questo motivo il gioco del go ebbe periodi di intenso sviluppo, in cui fu alta la sua diffusione tra tutte le fasce di popolazione, alternati a periodi di intensa crisi e persecuzione, in cui la pratica fu bandita
e delimitata ad un ristretto numero di persone, solitamente l'élite dello stato e le classi colte.
Lo
sviluppo più importante, dal punto di vista di elaborazione teorica,
si ebbe con il suo arrivo in Giappone, avvenuto nel 752 dopo Cristo
ad opera di un ambasciatore di ritorno dalla Cina.
Qui il Go diventa un'arte raffinata.
Sino
al secolo XI il GO veniva giocato esclusivamente nella corte dei
re. dal XII secolo il GO divenne il gioco dei samurai,
tanto che faceva parte dell'equipaggiamento del guerriero
e che, si narra, alla fine di ogni battaglia i samurai si dedicavano sempre
al gioco
del GO.
Sino a tutto il 1600 il
GO figurava tra le materie obbligatorie delle scuole elementari.
L'aristocrazia vedeva in esso più che un gioco un'arte marziale, un dou, ossia una via di perfezionamento e di disciplina interiore
.
Nel
1605 lo Shogun Ieyasu Tokugawa fondò l'accademia nazionale
del GO e venne istituito il titolo e l'incarico di Maestro di GO. Sino al 1867 fu lo stato ad occuparsi della
gestione dell'accademia ma in quell'anno questa venne chiusa per
poi essere riaperta solo dopo il 1880. Le scuole storiche in Giappone sono quattro, rivali da sempre: Honimbo, Inoue, Yasui e Hayashi. Tra di esse veniva assegnato, tramite accese partite, il titolo di godokoro, una prestigiosa carica governativa che designa anche il miglior giocatore.
In
occidente il gioco arriva molto tardi. All'inizio del 1600 il gesuita
italiano
Matteo Ricci ne parlò sommariamente
nel resoconto dei suoi viaggi in Cina. E' solo verso la fine del
1800 che il gioco esce da Cina e Giappone con i primi flussi migratori
dalla Cina verso gli Stati Uniti.
Dopo il periodo Edo, in Giappone, inizia per il go una profonda crisi, dovuta per lo più all'intensa industrializzazione e all'arrivo massiccio della cultura occidentale. La ripresa del gioco si ebbe con la nascita della International Go Federation (IGF), che sancisce anche la sua diffusione internazionale.
Il momento di forte espansione del go in occidente, avvenuto negli anni '60, è legato agli studi di psicologi e informatici in connessione alle teorie del qualitativo (sistemi dinamici e mutamenti di stato, teoria delle percezione etc.), problematiche tipiche di quella parte di ricerca chiamata successivamente intelligenza artificiale.
Oggi
il gioco è diffuso in tutto il mondo. E' sempre il Giappone il centro,
con i suoi 8 milioni di giocatori amatoriali e la gran parte dei
giocatori professionisti (oltre 400), ma decine di milioni di giocatori
sono sparsi per tutto il globo. In Giappone esistono sette riviste dedicate al go per una tiratura complessiva di oltre un milione di copie.
Da qualche anno, sempre in Giappone è nato un fumetto (manga)
che ha per tema il GO che ha avuto un grande successo. Da allora
il gioco a preso nuovo vigore presso le giovani generazioni.
Il
Go ha avuto un'ulteriore sviluppo importante con l'avvento di internet
e la possibilità di giocare in rete (http://kgs.kiseido.com).
Sono nate federazioni in moltissimi paesi del mondo (tutte raggiungibili
dall'indirizzo http://www.nihonkiin.or.jp/igf/index.htm).
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